Visit Iglesias - Chiesa di San Domenico

Chiesa di San Domenico

La costruzione di questo edificio fu patrocinata nei primi anni del secolo XVII dal vescovo di Alghero Nicolò Canavera, nativo di Iglesias. Grazie ad un lascito, disposto nel 1610, dal canonico Melchiorre Fença Canavera, venne annesso alla chiesa un convento di frati domenicani.

L'edificio, nel suo evidente aspetto tardo gotico, rappresenta una testimonianza di quella fase artistica di revival stilistico che caratterizza un certo tipo di committenza artistica sarda sul finire del Cinquecento e l'inizio del Seicento. La facciata presenta un portale inquadrato da colonne corinzie ed architrave, sormontato da un arco trilobato in cui si apre una piccola finestra; ai lati altre due colonnine sostengono un piccolo timpano.

L’interno ha pianta mononavata, divisa in quattro campate da archi a sesto acuto in blocchi di trachite rossa con cappelle laterali, due per lato, coperte da una volta a botte, tranne la seconda a sinistra, quella dedicata all’Assunta, coperta con cupola a padiglione.

Sulle pareti della navata vennero collocate diverse lastre tombali che in origine risultavano inserite nella pavimentazione. La prima a destra è del canonico Francesco Fontana, morto nel 1801, la seconda reca il settecentesco epitaffio del canonico Benedetto Apostoli il cui ritratto è scolpito in alto rilievo sul marmo. La terza lastra tombale è del vescovo Nicolò Canavera (morto il 13 luglio 1613). L'ultima epigrafe si trova nella parete sinistra; è di Giovanni Battista Cogoti e risale al 1772.

Da rilevare in questa chiesa l'assenza del presbiterio, che fu completamente demolito per consentire l’apertura al traffico della retrostante via Eleonora. L’arco d’accesso al presbiterio venne così inglobato nella nuova parete di fondo in cui si collocò tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento l'attuale altare nella cui nicchia centrale si trova il simulacro di san Domenico.

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